Fabio Pupillo, Giampaolo Pretto – Dentro il Suono

MASTERCLASS M° FABIO PUPILLO – DENTRO IL SUONO (un metodo ideato da G.Pretto)
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VENEZIA – 17 Gennaio 2015

Esposizione e Prova Flauti Briccialdi

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IL PROGETTO

Il progetto Dentro Il Suono, o DILS, si propone di creare una Scuola basata sull’applicazione del metodo illustrato dal libro omonimo. Tutto ciò consolidando qualcosa che, di fatto, esiste già da molti anni: come vissuto comune e quotidiano nell’approccio al suono di moltissimi ex-allievi di Giampaolo Pretto, divenuti professionisti nei campi del concertismo e della didattica, e dei loro allievi. L’idea di fondo è che nell’ alto artigianato – cui l’esecuzione musicale, di fatto, appartiene – il concetto di “bottega” possa essere beneficamente ripreso. La bottega come luogo in cui qualcuno, che per età ed esperienza vissuta sul campo ha qualcosa da trasmettere e desidera farlo, istruisce altre persone, più giovani – e dotate spesso di ancor più talento – che desiderino imparare e siano pronte a lavorare molto. Per far sì che ciò avvenga, il “maestro di bottega” deve fare soprattutto una cosa: cercare di mettere le persone al centro del progetto di apprendimento. Esse hanno il vantaggio di imparare; il maestro quello di contare sul fatto che, aiutandoli ad affinare i loro colori e sviluppando le loro capacità, essi sapranno poi rinnovare, arricchendola con la propria personalità nel frattempo evolutasi, la bottega stessa: che diventerà presto un po’ diversa e probabilmente migliore, affondando le radici però nel medesimo terreno.

Molto concretamente, DILS si propone di contrarre con lo studente un patto formativo leale: chi insegna deve cercare di capire esattamente di cosa l’allievo necessiti; chi apprende deve accettare di fidarsi, senza mai naturalmente perdere il proprio senso critico, del percorso che gli viene prospettato, attivando un lavoro molto approfondito.

Ecco quindi come nasce il DILS: è una didattica integrata svolta da un’équipe di persone che condividono tanto il punto di partenza che gli obiettivi finali, nell’interesse degli allievi.

Il primo passo per l’avvio di un lavoro nel DILS è la conoscenza dello studente: capire cosa sa fare, quali sono i punti di forza e di debolezza. Questo richiede uno o più incontri preliminari di analisi della situazione. Poi si tratta di capire quale sia il percorso formativo più concreto, utile, veloce per lui o per lei: in questa fase viene scelto dai docenti DILS il livello d’ingresso più idoneo per ciascuno (Dils 1, 2 o 3). La fase finale è mettere in moto questo percorso e monitorarlo: per forza di cose parte dell’itinerario non può essere fatto con il maestro di bottega, perché il tempo non gli basta: starà a lui indicare allo studente chi è la persona o le persone, che godano della sua fiducia, con la quale questo percorso vada fatto prioritariamente, specie all’inizio, sotto la sua (del maestro) diretta supervisione: ecco quindi concretizzarsi l’apporto dei co-docenti.

Queste, quindi, le peculiarità del progetto didattico DILS, che si sviluppa su tre moduli: Dils 1, Dils 2 e Dils 3.

Il Dils1 consiste nell’apprendimento della metodologia DILS attraverso il più attento e meticoloso studio del metodo, passando in rassegna la quasi totalità degli esercizi in esso contenuti, per riuscire a padroneggiarli con facilità, cercando di affrontare tutte i problemi inerenti la pura emissione del suono. Altro obiettivo del Dils 1, quando è rivolto agli insegnanti, è proprio la formazione dei docenti stessi per dotarli degli strumenti necessari ad insegnare a loro volta il metodo ai propri allievi: se e quando il percorso viene giudicato idoneo e sufficiente, si prevede il rilascio di una certificazione DILS ai nuovi docenti, che entrano in tal modo a far parte anch’essi della bottega.

Il Dils 2 si rivolge a coloro che devono ancora perfezionare e/o consolidare la propria tecnica flautistica, ma che già praticano con una certa regolarità studi sul suono affini alla modalità DILS. Per loro si tratta, sostanzialmente, dell’applicazione circostanziata, passo dopo passo, del metodo stesso collocato all’interno del repertorio flautistico, sia esso solistico, cameristico o orchestrale.

Il Dils3, infine, corrisponde in tutto e per tutto a un corso di perfezionamento avanzato, e si basa sullo studio analitico e profondo del repertorio più vasto, per la preparazione di concerti, concorsi, e per la costruzione passo passo di un reale controllo della letteratura più importante riservata al flauto. A tale livello possono accedere solo coloro che hanno già risolto, preferibilmente ma non necessariamente attraverso la tecnica DILS, la massima parte dei problemi inerenti la tecnica generale, sia digitale che d’emissione. Tale livello viene tenuto esclusivamente dal docente principale, con la collaborazione di alcuni codocenti, per uno sviluppo, all’interno di una lezione a parte, delle problematiche strumentali che volta per volta dovessero ancora emergere.

Si è diplomato sotto la guida della prof.ssa M. Finco al Conservatorio di Vicenza. Successivamente si è perfezionato con i maestri R. Guiot, C. Klemm E. Caroli e P. Wavre. Di fondamentale importanza per la sua formazione musicale è stato l’incontro con il M° G. Pretto, del quale oggi è co-docente all’interno del progetto didattico ‘Dentro il Suono’. Già primo flauto della Giovane Sinfonietta Italiana sotto la guida dei maestri P. Borgonovo e L. Spierer, ha collaborato con importanti compagini orchestrali tra le quali Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, Filarmonia Veneta di Treviso, Orchestra Sinfonica di Mosca, Orchestra da Camera ‘Lorenzo Da Ponte’, I Solisti Italiani. Per dieci anni ha fatto parte dell’ Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza ricoprendo tutti i ruoli.

È stato premiato in diversi concorsi flautistici ed ha registrato per diverse etichette discografiche. Ha eseguito Soliloquio di Louis de Pablo trasmesso da Radio Tre Suite ed ha collaborato attivamente con molti prestigiosi compositori contemporanei.

Ha partecipato, come primo flauto alla tournée dell’Orchestra di Venezia in Giappone, suonando in alcune fra le più prestigiose sale da concerto nipponiche.

Nel 2001 ha fondato l’Ensemble Musagète formazione cameristica inserita a pieno titolo nel panorama musicale italiano, realizzando decine di concerti e presentando centinai di programmi diversi (www.ensemblemusagete.it). Nell’ambito cameristico si è esibito con artisti del calibro di G.Guglielmo, S. Tchakerian, M. Brunello, T. Campagnaro, B. Canino, S.Schilli e molti altri.

Nel 2003 ha vinto una borsa di studio come ricercatore presso l’Istituto Musica della Fondazione “G. Cini” di Venezia e l’anno successivo si è laureato cum laude all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. È docente di flauto presso il Liceo Musicale “C. Montanari” di Verona.

Fabio Pupillo è certificato da Giampaolo Pretto per i moduli Dils 1 e Dils 2

IL PROGETTO

Il progetto Dentro Il Suono, o DILS, si propone di creare una Scuola basata sull’applicazione del metodo illustrato dal libro omonimo. Tutto ciò consolidando qualcosa che, di fatto, esiste già da molti anni: come vissuto comune e quotidiano nell’approccio al suono di moltissimi ex-allievi di Giampaolo Pretto, divenuti professionisti nei campi del concertismo e della didattica, e dei loro allievi. L’idea di fondo è che nell’ alto artigianato – cui l’esecuzione musicale, di fatto, appartiene – il concetto di “bottega” possa essere beneficamente ripreso. La bottega come luogo in cui qualcuno, che per età ed esperienza vissuta sul campo ha qualcosa da trasmettere e desidera farlo, istruisce altre persone, più giovani – e dotate spesso di ancor più talento – che desiderino imparare e siano pronte a lavorare molto. Per far sì che ciò avvenga, il “maestro di bottega” deve fare soprattutto una cosa: cercare di mettere le persone al centro del progetto di apprendimento. Esse hanno il vantaggio di imparare; il maestro quello di contare sul fatto che, aiutandoli ad affinare i loro colori e sviluppando le loro capacità, essi sapranno poi rinnovare, arricchendola con la propria personalità nel frattempo evolutasi, la bottega stessa: che diventerà presto un po’ diversa e probabilmente migliore, affondando le radici però nel medesimo terreno.

Molto concretamente, DILS si propone di contrarre con lo studente un patto formativo leale: chi insegna deve cercare di capire esattamente di cosa l’allievo necessiti; chi apprende deve accettare di fidarsi, senza mai naturalmente perdere il proprio senso critico, del percorso che gli viene prospettato, attivando un lavoro molto approfondito.

Ecco quindi come nasce il DILS: è una didattica integrata svolta da un’équipe di persone che condividono tanto il punto di partenza che gli obiettivi finali, nell’interesse degli allievi.

Il primo passo per l’avvio di un lavoro nel DILS è la conoscenza dello studente: capire cosa sa fare, quali sono i punti di forza e di debolezza. Questo richiede uno o più incontri preliminari di analisi della situazione. Poi si tratta di capire quale sia il percorso formativo più concreto, utile, veloce per lui o per lei: in questa fase viene scelto dai docenti DILS il livello d’ingresso più idoneo per ciascuno (Dils 1, 2 o 3). La fase finale è mettere in moto questo percorso e monitorarlo: per forza di cose parte dell’itinerario non può essere fatto con il maestro di bottega, perché il tempo non gli basta: starà a lui indicare allo studente chi è la persona o le persone, che godano della sua fiducia, con la quale questo percorso vada fatto prioritariamente, specie all’inizio, sotto la sua (del maestro) diretta supervisione: ecco quindi concretizzarsi l’apporto dei co-docenti.

Queste, quindi, le peculiarità del progetto didattico DILS, che si sviluppa su tre moduli: Dils 1, Dils 2 e Dils 3.

Il Dils1 consiste nell’apprendimento della metodologia DILS attraverso il più attento e meticoloso studio del metodo, passando in rassegna la quasi totalità degli esercizi in esso contenuti, per riuscire a padroneggiarli con facilità, cercando di affrontare tutte i problemi inerenti la pura emissione del suono. Altro obiettivo del Dils 1, quando è rivolto agli insegnanti, è proprio la formazione dei docenti stessi per dotarli degli strumenti necessari ad insegnare a loro volta il metodo ai propri allievi: se e quando il percorso viene giudicato idoneo e sufficiente, si prevede il rilascio di una certificazione DILS ai nuovi docenti, che entrano in tal modo a far parte anch’essi della bottega.

Il Dils 2 si rivolge a coloro che devono ancora perfezionare e/o consolidare la propria tecnica flautistica, ma che già praticano con una certa regolarità studi sul suono affini alla modalità DILS. Per loro si tratta, sostanzialmente, dell’applicazione circostanziata, passo dopo passo, del metodo stesso collocato all’interno del repertorio flautistico, sia esso solistico, cameristico o orchestrale.

Il Dils3, infine, corrisponde in tutto e per tutto a un corso di perfezionamento avanzato, e si basa sullo studio analitico e profondo del repertorio più vasto, per la preparazione di concerti, concorsi, e per la costruzione passo passo di un reale controllo della letteratura più importante riservata al flauto. A tale livello possono accedere solo coloro che hanno già risolto, preferibilmente ma non necessariamente attraverso la tecnica DILS, la massima parte dei problemi inerenti la tecnica generale, sia digitale che d’emissione. Tale livello viene tenuto esclusivamente dal docente principale, con la collaborazione di alcuni codocenti, per uno sviluppo, all’interno di una lezione a parte, delle problematiche strumentali che volta per volta dovessero ancora emergere.

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